Romanziere statunitense. Laureatosi alla Yale University nel 1907, si
dedicò per qualche tempo al giornalismo in numerose città di
provincia e fece i primi tentativi letterari nel campo dei racconti brevi. Il
suo primo romanzo,
Il nostro signor Wrenn (1914), ottenne unanimi
riconoscimenti di critica, ma fu solo con il successivo
La via principale
(1920), satirica descrizione di una tipica città di provincia americana,
che lo scrittore si impose al grosso pubblico. Due anni dopo, con
Babbit,
giustamente considerato il suo romanzo migliore,
L. fu riconosciuto come
uno dei più grandi romanzieri americani. Il nome "Babbit" entrò
nel linguaggio comune per indicare l'uomo d'affari insensibile ad ogni valore e
unicamente interessato ad accumulare capitali.
L. si confermò poi
scrittore di talento con
Il dottor Arrowsmith (1925), penetrante analisi
psicologica di uno scienziato, che gli valse il premio Pulitzer, che tuttavia
l'autore si rifiutò di ritirare; con
Elmer Gantry (1927), denuncia
dell'ipocrisia di numerosi ministri del culto protestante; con
Dodsworth
(1929), in seguito (1939) ridotto per il teatro, altra analisi di un arrivato
businessman e della sua ambiziosa vita di società. Nel 1930
L. fu
il primo scrittore americano insignito del Nobel, ma dopo questo riconoscimento
la sua produzione cadde notevolmente di livello e nelle opere successive non
c'è quasi traccia della sua rabbia iniziale e del suo pungente sarcasmo.
A partire da quell'epoca,
L. si interessò di teatro, partecipando
anche, in qualità di attore, alla rappresentazione di alcuni suoi lavori.
Tra gli scritti non citati ricordiamo
Anna Vickers (1933);
Velocità e altri racconti (1935);
Il giudice Timberlane
(1945) che, come altri lavori di
L., fu portato sullo schermo,
Il
cercatore di Dio (1949) (Sauk Centre, Minnesota 1885 - Roma 1951).