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Levi, Carlo.

Pittore e scrittore italiano. Compì a Torino gli studi di Medicina ed ebbe modo di frequentare il gruppo di intellettuali e artisti che si raccoglieva attorno a Piero Gobetti. In questo ambiente conobbe Felice Casorati che lo indirizzò verso la pittura ed influenzò le sue prime opere come il Ritratto del padre del 1923. Per qualche tempo L. si adeguò agli schemi formali che gli erano suggeriti dalla frequentazione con Casorati. Resta a testimoniare questo periodo, tra gli altri, il nudo Arcadia del 1924. Una successiva maturazione culturale ed un viaggio a Parigi nel 1929 lo fecero però allontanare da quei primi schemi, come testimoniano successive opere come Tulipani (1927) e Aria (1929). Nel 1929 entrò a far parte del gruppo dei sei pittori di Torino che si proponeva di svecchiare e di sprovincializzare la pittura italiana e di raccogliere gli ultimi sviluppi dell'arte europea e, segnatamente, di quella francese. Appartengono a questo periodo la Figura gialla, la Signora con la sciarpa e l'Uomo in rosso. In seguito la pittura di L. ebbe un progressivo sviluppo verso il genere descrittivo e la sua attenzione si fermò spesso su scene di vita popolare e su paesaggi meridionali. Perseguitato dal regime fascista, L. venne confinato per qualche tempo nel paesetto di Eboli, in Lucania. Alla fine della guerra iniziava la sua attività di scrittore con Cristo si è fermato ad Eboli (1945) in cui, con uno stile a metà fra il romanzesco e il reportage giornalistico, ricordava le esperienze del suo confino e denunciava lo stato di abbandono morale e di miseria materiale in cui erano lasciate le popolazioni meridionali. Dopo questa prima prova L. scrisse Paura della libertà (1946), L'orologio (1950), Le parole sono pietre (1955) e Il futuro ha un cuore antico (1956), frutto dell'esperienza di un viaggio nell'Unione Sovietica. Nel 1954 aderì al movimento neorealista e in seguito si iscrisse al Partito Comunista. Altre opere in prosa: La doppia notte dei tigli (1959) e Tutto il miele è finito (l965) (Torino 1902 - Roma 1975).