Giornalista italiano. Le sue origini ebraiche lo costrinsero a lasciare l'Italia
nel 1942 per rifugiarsi in Argentina. Tornato in patria alla fine della guerra,
partì nel 1948 per Israele e fu soldato semplice nella brigata del Negev
durante la guerra con gli Arabi. Corrispondente da Londra e da Mosca, quindi
inviato in vari giornali, coordinatore alla televisione dei servizi di maggior
rilievo del telegiornale, nel maggio 1973 è stato nominato direttore del
quotidiano torinese "La Stampa", che ha successivamente lasciato nel 1978 per
tornare alla televisione. Tra i suoi programmi si ricordano:
Tam tam
(1981),
Punto sette,
Punto sette, una vita e
Tivù
tivù (1982-1987),
I giorni dell'infanzia (1993),
Emozioni
Tv (1995),
Gli archivi del Cremlino (1997),
C'era una volta la
Russia (1999). Ha pubblicato diversi saggi, fra cui
Ritratto di provincia
in rosso (1975);
Un'idea dell'Italia (1979);
La DC nell'Italia che
cambia (1984);
Noi: gli italiani (1988);
Tra Est e Ovest. Cronache
di un trentennio (1989);
Yitzhak Rabin. 120 giorni per la pace e
Le due fedi (1996), ),
La vecchiaia può attendere (1998,
Premio Dodici apostoli),
Dialoghi sulla fede (2000). Nel 1987 è
insignito del Premio Trento per il giornalismo e nel 1995 del Premio Luigi
Barzini come miglior corrispondente dell'anno (n. Modena 1927).