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Legatura.

Applicazione di uno o più elementi flessibili al fine di ottenere una unione funzionale o una chiusura temporanea. • Med. - In chirurgia, operazione con cui s'interrompe il flusso sanguigno all'interno di un vaso arterioso o venoso. • Mus. - Collegamento di note eseguite senza interruzioni. • Ind. graf. - L. del libro: detta anche brossura, operazione finale della tecnica editoriale mediante la quale i fogli stampati vengono tagliati, piegati in pagine, cuciti e protetti da una copertina per formare il volume. La l. comprende le seguenti operazioni: assestamento dei fogli o taccheggio; piegatura del foglio, eseguita a mano o a macchina, per formare i fascicoli; distesa del foglio, che consiste nel disporre su un tavolo o apposito piano meccanico i fascicoli, distinti mediante le segnature, sui quali sono stati già incollati i fogli fuori testo; raccolta dei fogli o dei fascicoli, a formare il libro intero; cucitura, eseguita a mano o a macchina, effettuata con vari sistemi a seconda del formato del volume. • Arte - Le prime l. apparvero forse verso il V sec., quando il libro abbandonò la forma di rotolo per assumere quella attuale. La più antica fra quelle conservate è la coperta aurea dell'evangeliario donato da Teodolinda al duomo di Monza (VII sec.). L. ricchissime, destinate a rivestire codici liturgici, abbondarono per tutto il Medioevo. Nel XII e XIII sec. le officine renane, mosane e limosine produssero gran numero di l. con smalti di varia tecnica. A partire dal XIV sec., l'uso del metallo divenne sempre più limitato; rimasero in voga le l. a semplici lamine di metallo incise. Le l. di maggior pregio si fecero in stoffa, in velluto e in cuoio, spesso con borchie e guarnizioni metalliche. Formano un gruppo a parte le senesi biccherne. Il primo sistema adoperato per la decorazione della l. in cuoio è quello dell'intaglio, che risale all'VIII sec. Molto più diffuso fu il sistema dell'impressione a freddo, già noto nel VIII sec., che divenne il tipo corrente nella l. europea del XV sec. Nelle l. orientali gli ornati, prevalentemente geometrici, si limitano talvolta al centro e agli angoli del piatto. Notevolissime le ricche l. persiane del XVI sec., con dorature a piccoli ferri o a stampi. La tecnica delle impressioni in oro, derivata dall'Oriente, penetrata in Italia alla metà del XV sec., raggiunse il massimo sviluppo artistico in Venezia. Un tipo diverso, più sobrio, di l. veneziaria è quello cosiddetto aldino. A Firenze, verso il 1480, apparve nella decorazione delle l. l'uso del cammeo, ricavato da forme d'intagli antichi. Il tipo della l. italiana del Rinascimento, introdotto in Francia da Jean Grolier, ebbe uno sviluppo originale specialmente ai tempi di Enrico II. Intorno al 1550 si affermarono le officine lionesi; sotto Carlo IX si diffusero le decorazioni esclusivamente a seminati. La Spagna seguiva intanto i modelli italiani e francesi, introdotti in Germania solo verso il 1550. A Norimberga si fecero in oreficeria. In Inghilterra, l. di tipo rinascimentale comparvero sotto Enrico VIII. Nel XVII e XVIII sec. la Francia tenne il primato nell'arte della l.; fu usato quasi esclusivamente il marocchino rosso, con ornamenti dorati a piccoli ferri. I legatori italiani seguirono gli esempi francesi, esagerando talvolta nella ricchezza degli ornati. Forme originali ebbero le l. britanniche e irlandesi. Furono usate spesso anche l. metalliche a traforo su fondo di stoffa o velluto. Dopo le semplici l. neoclassiche, quelle romantiche presentarono nuovamente una certa ricchezza di ornati. Nella seconda metà del XIX sec. la decorazione della l. si limitò ormai quasi soltanto al dorso del libro. Attualmente l. di pregio si eseguono solo per libri d'arte destinati ad amatori e collezionisti.
"La legatura del libro" di Alessandro Cutolo