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Les liaisons dangereuses). Romanzo epistolare di Pierre Choderlos de
Laclos. Il libro, che uscì nel 1782 nella Francia prerivoluzionaria in
cui predominavano le tendenze moraleggianti inaugurate da Rousseau, è il
capostipite di un genere letterario che troverà poi continuatori in tutto
l'Ottocento e che raggiungerà la sua massima espressione in Stendhal e in
Balzac. La narrazione è imperniata sulle vicende di due personaggi
perversi e ipocriti (sui cui caratteri l'autore conduce un'accurata indagine
psicologica), la marchesa di Merteuil e il conte di Valmont. I due, per
soddisfare la loro sete di dominio sugli individui che li circondano, si
propongono di corrompere una giovane donna, Cécile de Volanges, promessa
sposa del cavaliere Danceny. Il loro proponimento va a segno ma i due vengono
scoperti. Danceny sfida a duello Valmont e lo uccide rifugiandosi poi in esilio,
mentre la marchesa viene processata e condannata alla perdita di tutti i beni.
In seguito la donna contrae il vaiolo che rovina irreparabilmente la sua
bellezza fisica. Il romanzo si chiude con il disfacimento morale e materiale del
personaggio più diabolico dell'intera vicenda. Malgrado il finale
moralistico, che tentava di conciliare le intenzioni dell'autore con i gusti del
suo tempo, il libro è stato giudicato un capolavoro di quella letteratura
"diabolica" che pone al centro della sua attenzione l'analisi di personaggi dal
carattere crudele e passionale. Il giudizio sul romanzo finì con il
coinvolgere anche l'autore che fu accompagnato da una fama non dissimile da
quella dei personaggi della sua opera più famosa.