Poeta francese. Scrisse versi in lode di Maria Antonietta, ma fu inopinatamente
ostile al re e alla regina quando furono prigionieri; trovò modo di
esaltare poi Robespierre e Napoleone. Lasciò un libro di
Epigrammi, qualche volume di
Elegie e due poemi incompiuti:
Le
veglie del Parnaso e
La natura. Il suo stile, per quanto talora
abbastanza vigoroso, risente di un fondamentale vizio declamatorio (Parigi
1729-1807).