Figlia del re Latino e di Amata. Andò sposa ad Enea, in obbedienza agli
oracoli, dopo che Enea sconfisse la coalizione italica capitanata da Turno, re
dei Rutuli, cui
L. era stata promessa. La madre si oppose invano alle
nozze, e non potendo tener fede agli accordi presi con Turno, preferì
darsi la morte. Enea fondò in onore della moglie la città di
Lavinio.