Attore e regista italiano. Diplomatosi all'Accademia d'Arte drammatica di Roma,
ha debuttato come attore partecipando a spettacoli di alto livello:
Tito
Andronico (1969), diretto da Luca Ronconi, e
Re Lear (1973) di
Shakespeare, per la regia di G. Strehler. Impostosi ben presto all'attenzione
del grande pubblico, ha fondato insieme ad Ottavia Piccolo una compagnia nella
quale si è dedicato anche alla regia. Nel 1979 ha diretto un
Amleto, giudicato in maniera piuttosto controversa dalla critica, mentre
riscontri positivi hanno ottenuto
Il vero amico di Goldoni e
Anfitrione di Kleist, rappresentati nello stesso anno. Il successo da lui
rapidamente raggiunto ha portato la critica a definirlo l'"enfant prodige" delle
scene italiane. Tra le migliori realizzazioni degli ultimi anni, ricordiamo
Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij, che nel 1980 gli ha valso il
premio della critica teatrale per la miglior regia dell'anno, riproposto nel
1995. Citiamo inoltre:
Il gabbiano (1980) di Cechov,
I masnadieri
(1981) di Schiller,
Il malato immaginario (1981) di Molière,
Il
pellicano (1982) di Strindberg,
Non si sa come (1982) di Pirandello,
Il principe di Homburg (1983) di Kleist,
Tito Andronico (1983),
Spettri (1984) di Ibsen,
L'aquila a due teste (1985) di Cocteau,
interpretata da U. Orsini e R. Falk, di cui
L. ha curato la regia,
Il
diavolo e il buon Dio (1986) di J.P. Sartre,
La casa scoppiata
(1987), scritta appositamente per
L. e per Monica Guerritore da E.
Siciliano,
Macbeth (1988) di Shakespeare,
Riccardo III (1989),
L'uomo, la bestia, la virtù (1992) di Pirandello,
Otello
(1995) di Shakespeare,
Il sogno di un uomo ridicolo di F. Dostojevskij
(1999), l'
Edipo re (2000),
Dopo la prova (2001) di I.
Bergmann.
L. si è occupato anche di cinema dirigendo e
interpretando insieme alla Guerritore due film caratterizzati da un'atmosfera di
raffinato erotismo:
Sensi e
Scandalosa Gilda (1986). L. ha fatto
anche parte del cast de
La leggenda del pianista sull'oceano (1996)
e di
Non ho sonno (2000). (n. Milano 1942).