Uomo politico francese. Eletto deputato nel 1924 per la coalizione di sinistra,
l'anno successivo ebbe il portafoglio dei Lavori pubblici; successivamente fu
ministro con Briand (1925-26) e partecipò al secondo gabinetto Tardieu
(1930). Nel 1931 formò un ministero, che durò sino al 1932. Nel
1934, divenne ministro degli Esteri. Divenuto presidente del Consiglio nel 1935,
L. cercò di giungere ad una soluzione di compromesso con il
Fascismo, ma il fallimento di quel tentativo lo costrinse alle dimissioni
(1936). Tornò al potere in seguito alla disfatta francese nella fase
iniziale della seconda guerra mondiale. Nel 1940 entrò nel gabinetto
Pétain come vicepresidente del Consiglio; un suo colloquio con Hitler a
Parigi, il 22 ottobre, costituì la premessa di quell'incontro di Montoire
(24 ottobre), fra Petain e il dittatore tedesco, che inaugurò la politica
di collaborazione tra la Francia di Vichy e la Germania hitleriana. Divenne capo
del governo nel 1942; come tale,
L. diede nuovo impulso alla
collaborazione, giungendo sino all'obbligo della coscrizione militare a favore
dell'Asse e a quello del lavoro in Germania. Dopo lo sbarco alleato in Normandia
tentò invano di salvarsi con la convocazione di un'assemblea nazionale;
ma fu costretto alla fuga. Fallito il tentativo, si consegnò allora alle
autorità francesi; condannato a morte per collaborazione, venne fucilato
(Châteldon, Puy-de-Dôme 1883 - Fresnes, Val di Marna 1945).