Poesie di argomento religioso di Jacopone da Todi. Nella edizione del 1490 sono
circa cento, delle quali sicuramente autentiche 93. La raccolta si distacca
decisamente dai laudari dell'epoca, opere collettive di contenuto e forma
tipicamente popolari. Jacopone, infatti, è a modo suo poeta e artista,
dotato di cultura letteraria e di eccezionale spirito. Talune delle sue laudi
sono apertamente didascaliche, altre tendono all'invettiva, violente
nell'inconfondibile e tumultuosa passione che le anima. La filosofia
dell'ardente frate si riassume in odio verso se stesso e amore verso Dio; per
questo suo amore, egli non è mai sazio di umiliazione e di sofferenza.
Terribile sgorga dalla sua penna l'invettiva, e sarcastica è l'epistola
diretta a Bonifacio VIII. Ma Jacopone sa anche cantare con sublime esaltazione
l'amor di Dio e l'incontro dell'uomo con Dio, reso con drammatico misticismo
nella laude
De la Beata Vergine Maria. Vero e proprio dramma è
l'altra laude che s'intitola
Donna del Paradiso ovvero
Pianto della
Madonna, che è altresì la migliore dell'opera.