Apologista cristiano. Crebbe alla scuola di Arnobio ed aveva già
abbracciato il Cristianesimo quando le persecuzioni imperversarono. Diocleziano
lo nominò maestro di lingua latina a Nicomedia, in Bitinia; Costantino,
più tardi, lo chiamò a Treviri quale precettore del principe
Crispo, proclamato poi Cesare. Della sua notevole opera gran parte è
perduta. Rimane però la parte più importante, costituita da 7
libri di
Istituzioni divine, da lui così chiamate per contrapporle
alle altre oratorie e giuridiche, dominanti in quel tempo. Si tratta di una
serie di confutazioni a libri pagani ed anticristiani, forse di Porfirio e di
Jerocle (in Africa 250 circa - Treviri 325 circa).