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Laterizio.

Prodotto ceramico a pasta porosa non vetrinato, a base di argille a scarso contenuto in calcare con eventuale aggiunta di sabbia. La colorazione rossastra è dovuta alla presenza di ossidi di ferro. I l. costituiscono una importante classe di materiali da costruzione (mattoni pieni e forati, tegole). L'uso di elementi di argilla cotta come materiali da costruzione fu noto a civiltà antichissime, come quelle mesopotamica ed egizia. Presso i Greci e poi presso gli Etruschi i materiali l. furono adoperati, oltre che nelle coperture a tetto degli edifici, come rivestimento decorativo di strutture lignee. In Roma l'uso del l. cotto al forno per murature cominciò alla fine della Repubblica. I Romani usarono pochissimo il mattone intero, dando la preferenza al l. spezzato, rifilato e intagliato. Nel Medioevo, l'uso del l. fu pure caratteristico di molte regioni europee non solo come elemento strutturale, ma anche in funzione decorativa. Dopo il XVI sec., la sua funzione architettonica si restrinse a quella di rivestimento parietale, detto a cortina di mattoni, ma il suo uso come mezzo di costruzione è rimasto generale e, diffusosi in tutti i continenti, è tuttora grandissimo, spesso attraverso applicazioni del tutto moderne. • Archeol. - Bolli l.: durante l'Impero romano si usò bollare i mattoni e le tegole con marche di fabbrica che costituiscono un prezioso documento cronologico per la datazione degli edifici e hanno anche un interesse storico. Raccolte di bolli, sistemate da H. Bloch che ha dedicato ad essi vari studi, sono nell'Antiquarium comunale di Roma e in quello di Ostia.