Critico drammatico italiano. Dopo un lungo periodo di attività letteraria
(fu direttore della "Gazzetta letteraria"), nel 1898 incominciò a
scrivere nella rubrica della "Stampa" dedicata alla critica drammatica,
recensendo con imparzialità ed acume riconosciuti: stroncò
D'Annunzio, ma non capì Pirandello e la sua arte; fu attivo animatore di
iniziative teatrali, fondando il Teatro dell'Arte, che fu il primo teatro
stabile d'Italia (Torino 1868-1949).