Rivista satirico politica francese fondata dallo scrittore Henri de
Rochefort-Lucay (1830-1913) e pubblicata per la prima volta a Parigi il 1°
giugno 1858. Il Rochefort, quotato giornalista dell'importante quotidiano
parigino "Figaro", venne licenziato da quell'organo di stampa quando la sua
posizione, contraria al regime di Napoleone III, stava diventando sempre
più chiara. Egli fondò allora un settimanale che diresse per tre
mesi e che ebbe subito una straordinaria diffusione e gran successo di pubblico
raggiungendo le 130.000 copie. La rivista venne continuamente attaccata dalla
polizia e dalla magistratura, che prima si limitò a censurare parte degli
articoli, per giungere poi a sequestrare alcuni numeri del settimanale; alla
fine ne proibì la pubblicazione costringendo anche il Rochefort ad
abbandonare la Francia. La pubblicazione, sebbene rimasta in vita soltanto tre
mesi, diede grandi fastidi al governo attaccandolo senza sosta con uno stile
semplice e brillante, popolare ed arguto, e servendosi di tutti i mezzi
possibili, dalla storiella alla vignetta umoristica, ai trafiletti, ai falsi
annunci economici, utilizzando anche quelle forme che l'ottusità dei
censori non riusciva a comprendere. Vari sono gli argomenti proposti dal
fondatore della
L. all'attenzione dei suoi lettori; violento fu l'attacco
portato alla vita privata di Napoleone III e della sua corte, denunciando tutti
gli scandali e le immoralità di un regime che si proponeva come
restauratore dell'ordine. In esilio Rochefort continuò a pubblicare
clandestinamente la rivista e a farla entrare in Francia, rinsaldando gli
spiriti dei nemici della dittatura, tanto che poi venne eletto membro del
governo di difesa nazionale.