Lume fisso o portatile, chiuso in un telaio rigido con pareti di vetro, il cui
lato superiore è dotato di un foro per l'uscita del fumo ║
La
L.: per antonomasia, il faro che illumina il Porto Vecchio di Genova.
║
L. magica: apparecchio ottico che proietta ingrandite delle
immagini dipinte su vetro. • Arch. - Elemento architettonico posto sulla
sommità di costruzioni a cupola. Si tratta di una sezione di notevole
importanza dal momento che serve a coprire l'anello di chiusura della volta e a
gravitare su questo anello. Ha anche funzione decorativa in quanto forma il
finimento della cupola. Le finestre e le vetrate che si trovano nelle
l.
servono all'illuminazione interna della cupola su cui poggia la
l.
stessa. Di particolare interesse sono le
l. che ornano le cupole di San
Pietro e di San Carlo ai Catinari a Roma, di Santa Maria del Fiore a Firenze, di
San Paolo a Londra, di Santa Genoveffa a Parigi. • Elettr. - Parte di un
rotore di grande macchina elettrica che rende solidale l'albero con il nucleo
magnetico. • Metall. - In fonderia, tubo di ferro o ghisa bucherellato,
impiegato per costituire la parte interna o anima di un pezzo fuso di forma
cilindrica o simile. • St. - Diffusa già in epoca romana, era di
forma circolare e portava un coperchio forato con un manico che poteva essere di
metallo oppure di legno. Le pareti dell'apparecchio potevano essere di varie
materie: sostanze trasparenti in genere, corno tagliato, tela, vescica e, in
epoca relativamente più tarda, anche materiale vetroso. La fiamma che vi
ardeva era solitamente alimentata ad olio.
L. di questo tipo erano
solitamente usate sia come illuminazione notturna delle strade dell'urbe, sia
per illuminare la marcia di notte delle legioni. • Zool. -
L. di
Aristotele: apparato mandibolare, caratteristico di molti ecnoidi,
costituito da cinque denti portati da un sistema di pezzi scheletrici mossi da
muscoli appositi.