Lana sintetica inventata in Italia nel 1936. Dalla caseina precipitata dal latte
scremato si ottiene un prodotto chimico il quale, ridotto in pasta e passato
alla trafila, fornisce un filamento continuo. Questo filamento è quindi
tagliato a determinate lunghezze e, dopo questa operazione, si presenta
all'occhio e al tatto come una lana e alla composizione chimica di questa si
avvicina naturalmente, offrendo una singolare resistenza alle tarme. Il
l. è l'ideale delle fibre tessili, come il raion, perché
esso arriva al filatore sempre uguale, sempre uniforme e sempre pulito. L'uso
del
l. esonera perciò il filatore da tutto il lavoro di ripulitura
e di preparazione che l'uso delle fibre naturali impone, con notevole perdita di
tempo e di denaro e con non indifferenti cali nel peso della materia prima. Si
aggiunga che il
l. può essere filato e lavorato con gli stessi
macchinari normalmente adoperati per la lana di pecora.