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Lanier, Sidney.

Scrittore e musicista americano. Nato da famiglia di origine francese ed ugonotta, si diplomò brillantemente alla Oglethorpe University (Georgia); partecipò alla Guerra di Secessione combattendo nelle file dei volontari sudisti della sua città natale; fatto prigioniero dai nordisti, quando riacquistò la libertà era ormai irrimediabilmente minato da una grave forma di tubercolosi polmonare. Dopo esser stato insegnante ed impiegato ed aver professato l'avvocatura, nel 1873 cominciò a dedicarsi completamente alla poesia e alla musica, in pari tempo viaggiando molto e suonando anche in numerose orchestre. Nel 1867 pubblicò il romanzo autobiografico Tiger Lilies (Gigli tigrati), basato sulle sue esperienze di prigioniero. Ben più importanti sono però le sue poesie pubblicate nel 1877 e caratterizzate da una squisita melodiosità e da un ispirazione fortemente romantica, sia nell'appassionato amore per la natura sia nella dura condanna dello spirito commerciale del suo tempo. Degni di nota sono inoltre alcuni suoi saggi, tra cui il più famoso rimane The Science of English Verse (La scienza del verso inglese, 1850) in cui sostenne la stretta relazione tra musica e poesia, risolventesi in una tecnica nuova su cui basare la musicalità, appunto, del verso. Ricordiamo anche gli studi sulla letteratura inglese Shakespeare and his Forerunners (Shakespeare e i suoi predecessori, 1902) e The English Novel (Il romanzo inglese, 1883). Oltre ad aver scritto numerose altre opere letterarie, L. fu anche un eccellente esecutore di musica, cimentandosi soprattutto con il flauto (Macon, Georgia 1842 - Lynn, Carolina del Nord 1881).