Commediografo olandese. Influenzato notevolmente dagli apporti tecnici e
psicologici della commedia francese, e in specie di Molière, egli si
inserisce nella tradizione della commedia olandese del Seicento, vivacizzando i
dialoghi e caratterizzando, come pochi, tipi umani e ambienti, ridimensionando
gli aspetti più propriamente farseschi e grossolani delle commedie
olandesi. Tra le sue più importanti commedie ricordiamo
Don Chisciotte
alle nozze di Camacho (1711),
L'inganno matrimoniale reciproco
(1714), ritenuta la sua migliore,
Corneglio, figlio di Lorenzo, oppure
Alessandro Magno al pranzo dei poeti (1715),
I matematici oppure la
damigella fuggita (1715),
Quincampoix oppure gli aggiotatori (1720),
Arlecchino Azionista (1720) (Haarlem 1683-1756).