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Landor, Walter Savage.

Poeta e prosatore inglese. Studiò a Rugby, dove si fece notare per la sua bravura nello scrivere versi latini e per l'indisciplinatezza, a causa della quale fu espulso dalla scuola. Nel 1793 passò al Trinity College di Oxford dal quale fu nuovamente espulso. Dopo un breve soggiorno a Parigi, partecipò alla campagna antinapoleonica in Spagna nel 1908. Un anno dopo, tornato in Inghilterra, sposò Julia Thuillier e nel 1812 pubblicò una tragedia in versi, Il conte Giuliano, ispirata al suo soggiorno in Spagna. Venne anche in Italia: a Como, da dove dovette fuggire per aver composto un poema in latino contro le autorità locali, e quindi a Pisa, Pistoia e a Firenze dove cominciò a comporre le Conversazioni immaginarie, considerate il suo capolavoro. Ritornato in un secondo tempo in Italia, si stabilì definitivamente a Firenze. I suoi versi classici sono ricalcati sui modelli latini e greci; nei saggi sostenne la funzione etico-pedagogica della poesia, secondo la tradizione umanistica. Tra le opere in versi: Poesie (1795); Idilli eroici (1863); per il teatro: Andrea d'Ungheria e Giovanna di Napoli (1839), oltre al già citato Il conte Giuliano (Warwick 1775 - Firenze 1864).