Pseudonimo di
Stefano Pirandello. Scrittore e commediografo italiano.
Figlio di Luigi Pirandello, cominciò con l'opera
I bambini (1923)
e si conquistò un pubblico presentando personaggi tormentati e desolanti,
vicino alla tematica del padre, ma in uno stile più incline alla poesia.
Seguirono
La casa a due piani, Un padre ci vuole, Un gradino più
giù, Falco d'argento, Qui si insegna a rubare, L'uccelliera, Il muro di
casa (Premio Viareggio 1935). Pubblicò anche un libro di poesie.
Soltanto per l'ultima commedia,
Sacrilegio massimo, rinunciò allo
pseudonimo di
L., scelto in segno di umiltà e di autonomia
rispetto al padre (Roma 1895-1972).