Medico italiano. Appartenne al gruppo dei Neoippocratici italiani (Baglivi,
Pacchioni, Malpighi, ecc.), dai quali la medicina fu indirizzata allo studio
pratico del malato e delle malattie. Compì importanti osservazioni nel
campo dell'igiene ed affermò l'efficacia della corteccia di china nella
cura della febbre malarica, allora chiamata febbre paludosa (Roma
1654-1720).