Mil. - Arma da guerra che utilizza l'autopropulsione dei razzi e che va sotto
nomi assai diversi a seconda degli eserciti che ne fanno uso:
lanciagranate,
nebelwerfer (impropriamente),
cannoni Z o
a reazione,
Katjuscia, ecc. Conosciuta già da alcuni lustri, fu per la prima
volta adoperata nel corso della seconda guerra mondiale da Russi e da Tedeschi.
Consta di uno o più tubi in lamiera sottile muniti di dispositivo
elettrico di accensione dei razzi, che contengono ad un tempo la carica di
scoppio e la carica per la spinta. A causa del vantaggio che ha rispetto al
cannone vero e proprio il
l. viene anche chiamato
cannone senza
rinculo. I principali requisiti del
l., che si è dimostrato
una delle armi più micidiali e più demoralizzanti sui campi di
battaglia, da Stalingrado a Berlino, sono: peso ridotto nei confronti di armi di
egual calibro a proietto, maggiore capacità di offesa, eguale cadenza di
tiro, nessun rinculo, fabbricazione rapida in virtù della struttura
elementare, facile trasportabilità su ogni mezzo, dall'auto al velivolo,
di tale artificio di guerra. Per dare un'esempio dei vantaggi di un
l.
daremo, tra parentesi, i valori di un'arma normale di eguale calibro:
l.
da 55 mm, cadenza di tiro 300 colpi al minuto, peso dell'arma in batteria 23 kg
(270), carica kg 0,500 (0,420), peso del caricatore da 100 colpi kg 400 (285),
velocità iniziale m/sec 520 (600).