Industria italiana di automobili fondata a Torino nel 1906 da Vincenzo Lancia (1881-1937). La prima
auto uscita dalla fabbrica torinese fu l'
Alfa, una quattro cilindri di
2.543 cmc di cilindrata, della potenza di 28 cavalli e della velocità di
90 kmh. Nel 1908 fu seguita dalla
Dialfa, una sei cilindri che toccava i
110 kmh; poi nel 1910 e nel 1911 apparvero la
Gamma, la
Delta, la
Epsilon e la
Eta, tutte con motore a quattro cilindri. Negli anni
del primo conflitto mondiale divenne famosa la
Theta, il cui motore fu
usato per gli autoblindo e altri veicoli militari. Nel 1920 le vetture
L.
erano già conosciute e apprezzate in tutto il mondo, pur non avendo
partecipato a nessuna competizione sportiva. Dopo la prima guerra mondiale, nel
1922 la
L. presentava il suo capolavoro: la
Lambda, prima vettura
con struttura portante, con ruote anteriori indipendenti ed ammortizzatori
idraulici. Questa automobile rivoluzionaria fu prodotta fino al 1930 in oltre
13.000 esemplari. Seguirono quindi altri modelli: l'
Artena,
l'
Astura, l'
Augusta, l'
Aprilia, l'
Ardea,
l'
Appia, ecc. Negli stessi anni venne aperto lo stabilimento di Bolzano.
Nel 1954 si aprì per la
L. una breve
parentesi sportiva nella quale la casa torinese conseguì la vittoria
nella "Carrera Panamericana" con la
D 24 Carrera, pilotata da Fangio, e
uno strepitoso successo nella "Mille Miglia" del 1955 con Alberto Ascari.
L'avventura sportiva della
L. si concluse nel 1956 con l'acquisto dei
progetti dei motori D 50 da gran premio da parte della Ferrari che li
utilizzò con profitto nei campionati del mondo del 1956. Nel 1959 l'azienda venne ceduta al gruppo Pesenti, che aprì un nuovo stabilimento a Chivasso. Uscirono allora la
Flaminia e, subito dopo, la
Fulvia e la
Flavia, le prime auto a trazione anteriore (1960). Dopo un periodo di crisi finanziaria, l'intervento della FIAT (1969) risollevava le sorti della
L. che, rinnovati i propri modelli, rientrava nel mondo delle competizioni, in particolare nei rally, dove il modello
Fulvia HF
raccoglieva una significativa serie di vittorie. Negli anni Ottanta la
L.
si specializzava nella produzione di vetture di classe medio-superiore,
ottenendo nel 1981 il quarto posto sul mercato italiano con i modelli
Delta e
Trevi. Nel 1983 veniva lanciata sul mercato la
Prisma e l'anno successivo la
Thema, che consentiva alla
L.
di contrastare la concorrenza straniera nel settore delle berline e al gruppo
Fiat di raggiungere la supremazia a livello europeo, uscendo dalla crisi in cui
era entrata agli inizi degli anni Ottanta. Nel 1986 avvenne la fusione con l'Alfa Romeo.
Nel 1989 veniva presentata la
Dedra, erede nel segmento medio della
Prisma. Gli anni Novanta vedevano l'uscita sul mercato del nuovo modello
Delta (1993), del modello
Kappa (1994) e della nuova
Y (1996), restyling della
Y 10 Autobianchi e della
Lybra (1999).