Corridore automobilistico e industriale italiano. A soli diciasette anni
entrò come contabile nella piccola fabbrica di automobili torinese
Ceirano; durante il suo servizio ebbe modo di collaborare alla progettazione
delle prime Fiat. Quando la Ceirano venne rilevata dalla Fiat, anche il giovane
L. passò alla nuova società come collaudatore e quindi come
pilota nelle corse alle quali la giovane industria decise di partecipare. Nel
1907
L. abbandonò la Fiat per dedicarsi alla progettazione di
macchine che avrebbero portato il suo nome. Notevole fu il suo contributo allo
sviluppo delle tecniche costruttive e numerose le innovazioni meccaniche
introdotte sulle sue vetture; basti ricordare a questo proposito le sospensioni
a ruote indipendenti adottate sul modello Lambda e la disposizione dei cilindri
a V stretto, disposizione mantenuta anche su modelli più recenti
(Fobello, Vercelli 1881 - Torino 1937).