Scrittore e predicatore italiano. Quando entrò nell'ordine olivetano
(1604) cambiò il suo vero nome, Vincenzo, in Secondo. Fu eletto in
parecchie accademie fra cui quelle degli Insensati, degli Affidati e degli
Umoristi. Sostenne la superiorità dei moderni sugli antichi; queste idee
sono dimostrate nelle opere
L'oggidì ovvero il mondo non peggiore
né più calamitoso del passato; I farfalloni degli antichi storici
notati; Chi l'indovina è savio (Perugia 1583-1643).