Romanzo di Stendhal composto tra il 1839 e il 1840, lasciato incompiuto e
pubblicato in prima edizione nel 1889. Romanzesca e avventurosa, quest'opera di
Stendhal si regge più sulla descrizione dell'ambiente che circonda la
protagonista, Lamiel, e sulla raffigurazione dei personaggi e delle situazioni
decisamente caricaturali, che non sulla singolare complessità
dell'intreccio. La provincia francese del periodo di Luigi Filippo fa da sfondo
alle vicende di Lamiel, una trovatella che, adottata da una famiglia modesta,
apre gli occhi su un mondo gretto e meschino che domina il suo paese, Clarville,
in Normandia, e con esso tutta la provincia francese del tempo. Animo ardente e
appassionato, la giovanetta cerca di sfuggire alla realtà creandosi un
mondo tutto suo, ricco di passioni, di conquiste e di lotte. A quindici anni le
viene offerta l'occasione di cambiare ambiente e, assunto l'impiego di lettrice
della duchessa di Miossens, castellana del luogo, incomincia a far nuove
esperienze e a conoscere un mondo cui fino ad allora era stata estranea.
Costretta ad apprendere le buone maniere in uso presso l'aristocrazia, Lamiel si
annoia mortalmente; unico svago è la corte assidua e sfrontata che le fa
il dottor Sansfin, un gobbo cinico e spregiudicato che tenta di avviarla verso
la perversione inculcandole idee immorali. Lamiel tuttavia, rifiuta le proposte
del deforme dongiovanni, e anzi lo rende oggetto delle sue beffe. Preferisce
guadagnare da se stessa le proprie esperienze senza affidarsi alla scuola di
Sansfin, così convince Fedoro di Miossens, il figlio della sua
protettrice, a rapirla e a portarla con sé a Parigi. Spigliata e
intelligente, Lamiel abbandona il suo rapitore per farsi "proteggere" dal conte
d'Aubigné Nerwinde che s'incarica, fra l'altro, d'introdurla nella
società parigina dove la ragazza è ben accetta e assai ricercata,
specialmente negli ambienti più corrotti e brillanti. A questo punto il
romanzo s'interrompe; il seguito è stato ricavato dagli appunti lasciati
dall'autore. Lamiel s'invaghisce di un poco di buono, certo Valbayre, tipo
affascinante e originale deciso a "far guerra alla società"; si unisce
perciò a lui e lo aiuta persino a commettere un delitto. Per caso, poi,
incontra il dottor Sansfin e quando la sua ex protettrice, la duchessa, muore,
riesce a farsi sposare da suo figlio Fedoro. Ma il destino vuole che
l'avventuriera incontri ancora il suo grande amore, Valbayre, che ella segue
abbandonando il marito; dopo qualche tempo viene arrestata per assassinio e
condannata a morte. Lamiel riesce ad appiccar fuoco alla prigione dove è
stata rinchiusa; ma invece di salvarsi muore avvolta dalle fiamme da lei stessa
provocate.