Vescovo e teologo italiano. Fratello del cardinale Luigi, fu dapprima insegnante
di dogmatica nel seminario di Genova. Per aver difeso la tradizione cattolica
contro le innovazioni rivoluzionarie fu incarcerato nel 1797. In seguito fu
cacciato da Genova e costretto a rifugiarsi a Torino per aver rifiutato il
giuramento di fedeltà al governo napoleonico. Si stabilì per un
certo periodo a Belley, in Francia. Nel 1814 rientrò in Italia e fu
nominato vescovo di Orvieto. Opere:
Theologia dogmatica (1778);
De
gratia (1789) (Sestri Levante 1755 - Orvieto 1827).