Poeta dialettale italiano. Studiò diritto, s'interessò di fisica,
medicina, chimica e storia naturale. Fu buon amico di I. Pindemonte, di G.
Gozzi, di F. Gritti, con i quali ebbe anche rapporti epistolari. Venezia fu il
suo regno, ove si distinse per il carattere cordiale e socievole, per l'arguzia
pronta e misurata, per il gusto della musica, per le qualità
declamatorie, per il brio del discorso. Tutte le sue doti si riflettono nella
sua poesia dialettale, genuina espressione dell'anima di Venezia. Scrisse
La
biondina in gondoletta, musicata da S. Mayr. Pure famosa
El ti e'l
vu, imitata dal Voltaire. Seguirono:
Quattro stagioni campestri e quattro
cittadinesche (1802); due inni; epigrammi, proverbi, apologhi, favole. Le
sue
Poesie (1817) furono raccolte in tre volumi. Fra le altre opere: tre
Almanacchi, Poesie siciliane del celebre Meli trasportate in vernacolo
veneziano (1818) (Venezia 1757 - Belluno 1832).