Film realizzato nel 1947 da Vittorio De Sica su soggetto di Cesare Zavattini,
dal romanzo di Luigi Bartolini. È la miglior opera di De Sica e uno dei
film più importanti del cinema italiano, un classico del Neorealismo che
ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo. È giocato sui due temi
della disoccupazione e della mancanza di solidarietà. Ricci, operaio
disoccupato, trova impiego come attacchino municipale e acquista, con grandi
stenti, una bicicletta con cui recarsi al lavoro, che gli viene rubata. Tutti si
disinteressano del suo caso tranne un amico spazzino con il quale si mette
inutilmente alla ricerca del ladro; disperato, tenta di rifarsi rubando a sua
volta una bicicletta; ma lo fa così maldestramente che viene sorpreso, e
solo i pianti del bimbo e la bonomia del derubato lo salvano dall'arresto. Tra i
numerosi riconoscimenti il film ottenne sei Nastri d'argento nel 1949 e l'Oscar
nel 1949.