Uomo politico italiano. Dedicatosi ai problemi sindacali e sociali nell'ambito
delle organizzazioni cattoliche, fu tra i fondatori delle ACLI (Associazioni
Cristiane Lavoratori Italiani) delle quali ha tenuto la presidenza nazionale
sino al 1968. Sotto la sua presidenza le ACLI, superato l'iniziale stato di
soggezione alla gerarchia ecclesiastica, diventarono la punta avanzata del
movimento operaio e contadino cattolico, in polemica con la stessa Democrazia
Cristiana cui veniva rimproverata una politica governativa di scarso impegno
sociale e di insufficiente contenuto democratico. Già membro del
Consiglio nazionale della DC, ha abbandonato il partito per costituire un nuovo
movimento politico: MPL (Movimento Politico dei Lavoratori), presentatosi con
scarso successo alle elezioni del maggio 1972. Con alcuni seguaci,
L.
è allora confluito nel PSI (Pola 1918 - Roma 1999).