Cavaliere romano. Scrisse per primo, a Roma, dei testi per mimi, nei quali
portò a un elevato livello letterario una farsa di origine popolare.
L'unica testimonianza biografica su di lui è il racconto, lasciatoci da
Macrobio, della sfida che gli fu lasciata dal mimografo rivale Publilio Siro e
che lo costrinse, in età avanzata, a calcare le scene e a mettere in
gioco la sua dignità equestre: sconfitto, ottenne un premio generoso da
Cesare, che pure egli aveva più volte colpito nei suoi mimi (fine II sec.
a.C. - 43 a.C.).