Letterato e patriota italiano. A 19 anni si trasferì a Napoli dove ebbe
modo di frequentare la scuola di diritto di Roberto Savarese. Abbandonati gli
studi di legge, passò a interessi letterari e frequentò la scuola
di De Sanctis, dove incontrò devoti amici fra i quali Pasquale Villari,
il quale curò l'edizione postuma dei suoi scritti (
Scritti e
memorie, 1863). Partecipò ai moti napoletani del 1848 e, catturato il
15 maggio dalla guardia svizzera, venne fucilato con altri insorti (Venosa 1826
- Napoli 1848).