Filosofo italiano. Libero docente alle università di Messina e di
Catania, seguace di Varisco e di Gentile, è uno dei critici
dell'Idealismo. La sua filosofia è caratterizzata da una decisa posizione
ontologica: non vi può essere pensiero se prima non c'è l'essere.
Scrisse:
L'idealismo attuale di G. Gentile (1925),
Dall'idealismo
all'assoluto idealismo (1941) e
Idealismo e filosofia (1941)
(Nicosia, Enna 1895 - San Gregorio di Catania 1982).