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La Fresnaye, Roger de.

Pittore e scultore francese. Studiò sotto la guida di Serusier e di Denise; l'influenza della Scuola dei Nabis è chiaramente leggibile nella produzione del periodo giovanile (Natura morta con tulipani e la grande tela del 1910 Eva). Contigua all'influenza di Gauguin, bisogna registrare quella di Cézanne per il quale L.F. provò un'intensa ammirazione (Veduta di Meulan, Funerali di Focione, Polifemo, Ruthe e Booz, L'uomo che beve e canta, Giovanna d'Arco, Il corazziere) e attraverso cui pervenne allo studio della produzione dei cubisti Braque e Picasso. Rifiutando di accettarne supinamente le regole compositive e analitiche, L.F. produsse tuttavia una notevole serie di nature morte o a soggetto (Vita coniugale, L'uomo seduto, Bagnanti, Giocatore di carte, La Conquista dell'aria) tentando di sottrarsi alla staticità e all'immobilità degli altri cubisti e sforzandosi di trovare nella maggior parte delle sue opere una traduzione plastica del movimento (non del tutto insensibile quindi alle poetiche futuriste). Allo scoppio della guerra si arruolò volontario e riportò lesioni polmonari dalle quali non guarì più. Negli otto anni che seguirono si dedicò allo studio dei classici (Le Mans 1885 - Grasse 1925).