Regista cinematografico americano. Iniziò l'attività come
fotoreporter per la rivista "Look". Nel 1952 girò il suo primo film
importante,
The Killing, proiettato in Italia con il titolo
Rapina a
mano armata, e si affermò in campo internazionale con
Orizzonti di
gloria (1957), storia di un'offensiva dell'esercito francese durante la
prima guerra mondiale. Realizzò in seguito:
Spartacus (1960);
Lolita (1962), cercando di ricreare i difficilmente traducibili
personaggi di Nabokov soprattutto con la singolarità dell'ambientazione:
alberghi, motel, distributori, pensioni equivoche, attraverso i quali il
cinquantenne Humbert-Humbert rincorre il labirintico mito della ragazzina di cui
si è invaghito;
Il dottor Stranamore (1963), previsione e insieme
scongiuro della tragedia atomica;
2001 Odissea nello spazio (1968), con
il quale, realizzato con singolari effetti visivi e sonori, tentò di
accordare esigenze spettacolari con le intenzioni espressive;
Arancia
meccanica (1971), film in cui
K. porta alle ultime conseguenze il
conflitto fra l'organizzazione della società moderna, dominata dalla
tecnocrazia e dalla costrizione dell'uomo in case, quartieri, città
alveari, e il libero arbitrio;
Barry Lindon (1975). Dopo alcuni anni di
pausa, nel 1985 ha diretto
Full Metal Jacket e nel 1999 il suo ultimo
film
Eyes wide shut (New York 1928 - Londra 1999).
Stanley Kubrick
Una scena di “Full Metal Jacket”