Pittore, illustratore e incisore austriaco. Nato da una famiglia di funzionari
statali, ebbe un'infanzia estremamente difficile, segnata dalla morte della
madre, a dieci anni, e dalla costante incapacità di comunicare con il
padre e le sorelle. Cercando evasione nella fantasia, il ragazzo si chiuse in un
mondo fatto di vecchie fiabe e leggende, di ossessionanti elementi tratti dal
subconscio e dal mondo onirico. Dopo aver frequentato per qualche tempo la
Scuola di Arti e Mestieri di Salisburgo si trasferì da uno zio per
imparare tecniche fotografiche. A vent'anni decise infine di dedicarsi alla
pittura e si spostò a Monaco per studiare all'Accademia accanto a Gysis e
a Schmidt-Reutte. Ma la vera formazione di
K. avvenne con lo studio dei
grandi maestri del passato (Holbein, Velasquez, Goya, Breughel, Bosch) e del
presente (Klinger, Munch, Redon, Ensor, Rops). Partecipò con interesse ai
movimenti più all'avanguardia del tempo, il Blaue Reiter e la Neue
Kunstkervereinigung senza però subirne un vero influsso, e soprattutto
senza seguire il processo di evoluzione verso l'astrattismo, percorso appunto
dagli amici. La produzione di
K., per la forte componente immaginifica e
per il discorso svolto nell'ambito della sfera psicologica, si colloca invece
come anticipazione dell'espressionismo e per certi versi del surrealismo, mentre
per la componente di sottile humor, precorre certe soluzioni di Klee.
K.
ha inoltre illustrato opere di grandi maestri della letteratura del fantastico e
del subconscio, come Poe, Hoffmann, Gogol, Dostoevskij, Jean-Paul, Andersen,
Trakl, Kafka nonché una sua opera del titolo
L'altro lato (1908)
(Leitmeritz 1877 - Zwicledt 1959).