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Krause, Karl Christian Friederich.

Filosofo tedesco. Studiò a Jena dove fu allievo di Fichte e di Schelling, divenendo poi libero docente nella stessa università. La sua filosofia è soprattutto una dottrina dell'essenza. Col termine panenteismo egli designa il proprio sistema metafisico che vuole essere una sintesi del personalismo kantiano e del panteismo idealistico di Hegel, in esso Dio è ancora trascendente ed è conoscenza e volontà, ma è anche realtà che avviluppa il mondo nel quale e per il quale vive e si manifesta. Secondo K. si ha un processo ascensionale: per mezzo dell'esperienza e della ragione, l'uomo arriva a conoscere tutte le cose dell'universo, sino a coglierne il principio supremo; tale processo del pensiero viene definito da K. filosofia analitica che si compone di tre parti: psicologia razionale, fisica razionale, antropologia reazionale, corrispondenti rispettivamente ai tre aspetti del mondo: spirito, natura, umanità. Ma, per avere una visione che abbracci l'intero universo, è necessario risalire a un essere supremo, ossia a Dio e alla teologia razionale, in una visione panenteistica che si distingue dal panteismo hegeliano in quanto Dio rimane distinto dalle cose che non si identificano con lui, pur essendo tutte in lui. Tra gli scritti: Fondamento del diritto naturale, Lezioni sul sistema di filosofia (Eisenberg 1781 - Monaco 1832).