Ambasciatore e uomo politico russo. Seguì le teorie marxiste fin da
giovane, e prese parte al movimento social-democratico. Espulso da Pietroburgo,
esercitò ingegneria a Baku. Aderì alla rivoluzione del 1905 e fece
parte del Comitato esecutivo. Visse in esilio in Germania dal 1908 al 1912.
Richiamato in patria, a dirigere le officine Siemens di Mosca e di Pietroburgo,
partecipò alla rivoluzione del 1917, trattando poi con la Germania il
famoso accordo supplementare di Brest-Litovsk. Fu presidente della commissione
di vettovagliamento dell'esercito rosso, e commissario del popolo per il
commercio. Dal 1921 al 1924 fu ambasciatore a Londra e a Parigi. Membro del
comitato centrale del Partito comunista, nel 1925 fu di nuovo a Londra come
ambasciatore (Kurgan 1870 - Londra 1926).