Uomo politico bulgaro. Aderì al Partito comunista nel 1920. Segretario
del comitato centrale del Partito comunista (1940), dopo la fine della guerra,
nel 1947, fu nominato presidente del comitato interministeriale per gli affari
economici e finanziari, divenendo il vero arbitro della vita economica bulgara.
Nel 1949 fu accusato dal comitato centrale del partito di deviazionismo e di
voler attuare un colpo di Stato; fu espulso dal partito e condannato a morte.
Alcuni anni dopo la sua morte, nel 1956, fu riabilitato (1897 - Sofia
1949).