Scrittore e uomo politico serbo. Nel 1877 lasciò l'insegnamento per
entrare nella carriera amministrativa e dedicarsi contemporaneamente alla
politica e alla letteratura. Scrisse racconti fantastici e tentò le vie
della poesia lirica. Al teatro serbo diede il primo pregevole dramma in versi,
Maksim Crnojevic. Come membro dell'organizzazione patriottica "Omladina",
nel 1875 si recò in missione segreta a Cettigne. Dal 1873 al 1876
operò attivamente come deputato alla dieta di Budapest. Si occupò
soprattutto di giornalismo e di letteratura, spostandosi politicamente sempre
più verso destra. A Belgrado diresse l'organo liberale "L'indipendenza
serba". A Cettigne svolse attività pubblicista per cinque anni. Negli
ultimi venti anni scrisse oltre a due nuovi drammi (
Pera Segedinac, 1882;
Gordona, 1890), pregevolissime liriche, studi e saggi critici e
pubblicò traduzioni da Shakespeare (Kovilj 1841 - Vienna 1910).