(o Koniev, Ivan Stepanovič). Maresciallo sovietico. Fu uno dei più famosi comandanti della seconda guerra mondiale. Nel 1917 lasciò l'esercito zarista ed entrò volontario nell'Armata Rossa e nel Partito comunista; nel 1925 fu all'Accademia militare di Mosca, poi fece una carriera regolare, di guarnigione, con una grossa pausa al tempo delle epurazioni. Assunto il comando di un'armata al principio del 1943, condusse vittoriosamente la controffensiva su Harkov. Unitamente al generale Žukov, diresse all'inizio del 1945 l'offensiva finale contro la Polonia e la Germania: al comando del 1° Fronte d'Ucraina, raggiunse l'Elba e si congiunse con gli Americani di Bradley. Dopo la vittoria ebbe ancora una parte di primo piano. Dopo la morte di Stalin (giugno 1953) fu K. a presiedere il tribunale che a porte chiuse processò e condannò Beria alla fucilazione. Nel 1955 assunse il comando delle truppe del Patto di Varsavia (1955-60) ed ebbe l'incarico di vice-primo ministro e ministro della Difesa (Lodejno, Vjatka, odierna Kirov 1897 - Mosca 1973).