Stato insulare (811 kmq; 87.000 ab.) dell'Oceania, indipendente nell'ambito del
Commonwealth britannico dal 1979. Comprende 33 isole coralline e atolli
suddivisi in tre arcipelaghi: della Fenice, Line Island, Gilbert più
l'isola Ocean. Capitale: Bairiki (sull'atollo di Tarawa, nelle Gilbert).
Ordinamento: Repubblica retta da un'assemblea eletta a suffragio universale per
4 anni e da un presidente. Moneta: dollaro australiano. Lingua: inglese e
gilbertese. Religione: protestante. Popolazione: è concentrata per il 90%
nell'arcipelago delle Gilbert ed è formata in prevalenza da
micronesiani.
GEOGRAFIALe
isole sono molto piatte; la vegetazione è costituita prevalentemente da
palme. Il clima è caldo, con piovosità molto variabile da isola a
isola e a seconda delle stagioni.
Cartina del Kiribati
ECONOMIA
L'economia versa in gravi condizioni: nel 1986 il Governo ha chiesto al Fondo monetario
internazionale l'iscrizione del Paese tra quelli meno sviluppati, per poter
usufruire di finanziamenti.
K. basa le sue risorse economiche
sull'agricoltura (copra, noce di cocco), l'allevamento e la pesca. In crescita
è il
turismo.
STORIAScoperta
all'inizio del XVII sec. dagli Spagnoli, l'arcipelago divenne un protettorato
britannico nel 1892 e colonia nel 1915 insieme alle isole Ellice. Dopo aver
ottenuto l'autogoverno nel 1977,
K. divenne indipendente il 12 luglio
1979 staccandosi dalle isole Ellice, divenute a loro volta indipendenti col nome
di Tuvalu. Nella carica di primo ministro venne eletto Jeremia Tabai. La
discussa concessione del diritto di pesca del tonno nelle proprie acque con
annesse facilitazioni portuali, fatta dal
K. all'URSS nel 1985 (lo stesso
anno in cui il
K. aderì al trattato di Raratonga per la
costituzione nel Pacifico meridionale di una zona denuclearizzata) fu abolita
prima della fine del 1986 a causa del dissenso fra le due parti sulle condizioni
di rinnovo del relativo accordo.
K. entrò a far parte del gruppo
dei sedici Paesi che stipularono, nell'ottobre 1986, un accordo quinquennale di
pesca con gli Stati Uniti. Le elezioni del 1987 riconfermarono presidente della
Repubblica J. Tabai, sostituito nel 1991 da T. Teannaki. All'inizio del
1993, il paese ricevette un prestito di trecentomila dollari dalla Banca
Asiatica per lo Sviluppo, per la realizzazione di opere nelle Sporadi
equatoriali, con l'obiettivo di valutarne il potenziale agricolo,
peschereccio e turistico. Il governo del presidente Tennaki, accusato di avere
male amministrato i fondi pubblici, si vide revocare la fiducia nel maggio del
1994 e fu obbligato a dimettersi. In luglio la coalizione
dell'opposizione, Maneaban Te Mauri Party (MMP), ottenne la maggioranza
parlamentare e nelle elezioni presidenziali in settembre Teburoro Tito fu eletto
presidente. Questi abbandonò la politica di privatizzazioni dei suoi
predecessori e annunciò, nella seconda metà del 1995, la sua
decisione di aumentare i salari degli impiegati pubblici. Per quanto riguarda la
politica estera, il Governo di Tito protestò per il passaggio nella
regione delle navi giapponesi cariche di scorie radioattive e criticò il
Governo francese per gli esperimenti nucleari del 1996. In dicembre, durante la
Conferenza per un Oceano Pacifico indipendente e libero dall'energia
nucleare, tenutasi nelle Figi, Tito appoggiò la proposta di proibire
definitivamente gli esperimenti nucleari nel mondo. Nell'agosto del 1997,
il
K. firmò un trattato d'amicizia con Tuvalu. Alle elezioni
legislative del 1998 l'MMP perse un numero significativo di seggi e nel
1999
il
K. venne associato all'ONU.