Gesuita, erudito e matematico tedesco. Studiò nel collegio dei gesuiti di
Fulda ed entrò nell'ordine a Magonza nel 1618, insegnando filosofia,
matematica e lingue orientali a Würzburg. Si stabilì poi a Roma, ove
insegnò matematica e lingua ebraica nel Collegio Romano (dove
fondò un museo che da lui prese nome), ma nel 1643 si ritirò per
dedicarsi all'archeologia. Tra le opere:
Ars magna, che ricapitola tutte
le cognizioni allora note sui fenomeni concernenti la luce,
Ars magnesia,
sive conclusiones experimentales de effectibus magnetis; Prodromus Coptus;
Lingua Aegyptiaca restituta; Edipus Aegyptiacus, in tre volumi. Ha il merito
di aver attirato per la prima volta l'attenzione sui geroglifici. Ha pure un
posto ragguardevole nella storia della scienza geografica, specialmente con il
suo
Mundus subterraneus, notevole per la raccolta di dati e fatti su
Paesi lontani (Geisa 1601 - Roma 1680).