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Keynes, John Maynard.

Economista inglese. Prima fellow poi professore all'università di Cambridge, sino al 1930 si occupò prevalentemente di questioni monetarie. Nel 1925, in polemica con Churchill, sostenne la necessità di abbandonare la parità aurea mondiale. A partire da quell'anno, l'influenza di K. nella politica economica inglese fu sempre più determinante, sino a divenirne la principale artefice. Un grande numero di provvedimenti in materia di lavoro, adottati in Inghilterra in quel periodo sono il risultato pratico della sua opera di ricerca. Nel 1940 fece parte del consiglio della Banca di Inghilterra. Nel 1942 venne nominato pari d'Inghilterra; nel 1944 fu insignito dell'ambitissima carica di Lord High Steward of England. Per i suoi studi sui problemi monetari post-bellici fu incaricato della direzione, nel 1944, della delegazione inglese alla conferenza di Bretton Woods. Dal punto di vista dottrinario il suo contributo consiste soprattutto nell'aver dimostrato la non validità della "legge degli sbocchi del Say". Questa legge si basa sulla affermazione che qualsiasi domanda genera la propria offerta per cui una crisi generale di sovraproduzione è, per definizione, impossibile dato che ogni attività produttiva suscita sempre una domanda sufficiente ad assorbire interamente i beni prodotti. K., invece, sostiene, in accordo con l'esperienza, che dette crisi sono possibilissime e che, inoltre, il sistema economico può stabilizzarsi a livelli produttivi che non consentono neppure la piena utilizzazione dei fattori della produzione; conseguente a queste affermazioni è la formazione della disoccupazione cronica. Nel Trattato sulla moneta (1930), K. individua nel saggio d'interesse il parametro da cui dipende il livello produttivo che in concreto si realizza. Tale impostazione è in seguito superata dallo stesso autore nella Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, pubblicata nel 1946, e nella quale il saggio d'interesse viene considerato una variabile dipendente dalla "preferenza alla liquidità", cioè dalla propensione dei soggetti economici a possedere denaro liquido. Altre opere: Finanza e circolazione monetaria in India (1913); Le conseguenze economiche della pace (1919); Trattato sulla riforma monetaria (1923); Politici ed economisti (1933); Come pagare la guerra (1940) (Cambridge 1883 - Londra 1946).