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Kennedy, Robert.

Uomo politico statunitense. Settimo di nove figli, fratello di John. Nel 1945 si arruolò in marina. Congedatosi tentò la via del giornalismo, ma senza successo; decise quindi di concludere i suoi studi e si laureò nel 1951 in Legge. Dopo la laurea entrò come vice procuratore nel dipartimento della giustizia mettendosi subito in luce per la sua solerzia e il senso della giustizia. Nel 1958 fece parte come consulente legale della commissione investigativa sulla corruzione dei sindacati, e fu un implacabile accusatore del sindacalista Jimmy Hoffa. Nel 1960 organizzò e diresse la campagna elettorale che il 9 novembre 1960 doveva portare il fratello John alla Casa Bianca. Amante della giustizia e solerte combattente contro la corruzione, fu fatto ministro della Giustizia da suo fratello John. Per il presidente degli Stati Uniti fu più che un ministro e più che un fratello, poiché veniva consultato su tutte le questioni importanti. Rilevante fu la sua parte nell'urto tra il governo e i magnati dell'acciaio. Nella crisi razziale si era opposto con vigore ai segregazionisti del Sud. Dopo la tragedia di Dallas rimase in carica e si dimise solo nel settembre del 1964. Per proseguire, quindi, le riforme iniziate dal fratello John, nel marzo del 1968 si presentò candidato alle elezioni presidenziali nel Partito democratico contro Johnson McCarthy. Fu assassinato nel 1968 da un arabo proprio dopo l'annuncio del suo successo alle primarie della California (Brookline 1925 - Los Angeles 1968).