Uomo politico statunitense. Settimo di nove figli, fratello di John. Nel 1945 si
arruolò in marina. Congedatosi tentò la via del giornalismo, ma
senza successo; decise quindi di concludere i suoi studi e si laureò nel
1951 in Legge. Dopo la laurea entrò come vice procuratore nel
dipartimento della giustizia mettendosi subito in luce per la sua solerzia e il
senso della giustizia. Nel 1958 fece parte come consulente legale della
commissione investigativa sulla corruzione dei sindacati, e fu un implacabile
accusatore del sindacalista Jimmy Hoffa. Nel 1960 organizzò e diresse la
campagna elettorale che il 9 novembre 1960 doveva portare il fratello John alla
Casa Bianca. Amante della giustizia e solerte combattente contro la corruzione,
fu fatto ministro della Giustizia da suo fratello John. Per il presidente degli
Stati Uniti fu più che un ministro e più che un fratello,
poiché veniva consultato su tutte le questioni importanti. Rilevante fu
la sua parte nell'urto tra il governo e i magnati dell'acciaio. Nella crisi
razziale si era opposto con vigore ai segregazionisti del Sud. Dopo la tragedia
di Dallas rimase in carica e si dimise solo nel settembre del 1964. Per
proseguire, quindi, le riforme iniziate dal fratello John, nel marzo del 1968 si
presentò candidato alle elezioni presidenziali nel Partito democratico
contro Johnson McCarthy. Fu assassinato nel 1968 da un arabo proprio dopo
l'annuncio del suo successo alle primarie della California (Brookline 1925 - Los
Angeles 1968).