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Kelsen, Hans.

Filosofo e giurista ceco. Insegnò Diritto e Filosofia del diritto nell'università di Vienna e di Colonia. Abbandonò quest'ultima dopo l'avvento del nazionalsocialismo (1933). Fu professore nell'Institut Universitaire de Hautes E`tudes a Ginevra (1933) e dal 1936 anche nell'università di Praga. Nel 1940 si trasferì negli Stati Uniti (università di Harvard e di Berkeley). K. fu il fondatore della Scuola di Vienna. Questa, affermando che la scienza giuridica è una disciplina del tutto autonoma, chiede che venga nettamente distinta da tutte le altre scienze e soprattutto da quelle etico-politiche e sociali. Oggetto della scienza giuridica sono le "norme" come tali. Occuparsi dell'origine e dei fini delle norme non è compito dei giuristi ma dei sociologi e dei cultori di scienze politiche. La dottrina kelseniana ha conseguito i risultati più importanti nel campo della teoria generale dello Stato (identificazione di Stato e diritto) e in quello del diritto internazionale (primato dell'ordinamento giuridico internazionale su quello interno). K. fu l'autore della Costituzione austriaca nel 1920. Fece parte per molti anni della Corte costituzionale della Repubblica. Opere principali: Problemi principali della dottrina dello Stato, 1911; Socialismo e Stato, 1920; Scienza del diritto e diritto, 1922; Teoria generale della legge e dello Stato, 1943; La pace attraverso la legge, 1948 (Praga 1881 - Orinda, California 1973).