Etnol. - Nome attribuito al dio creatore, all'essere supremo, da numerose
tribù delle regioni settentrionali del Congo rappresentate da genti Bantu
e da genti Sudanesi stanziate nel bacino del fiume Ubanghi.
K. ha a sua
disposizione un numeroso stuolo di spiriti del bene e del male che eseguono
benefici o malefici per ordine del dio o, non di rado, anche di loro iniziativa.
Perciò in questa vasta area del Congo ha grandissima importanza il rito
magico grazie al quale è possibile ottenere l'aiuto degli spiriti,
tenerli lontani, annullare le loro attività malefiche. Perciò tra
queste genti hanno grande importanza sia gli stregoni, sia i guaritori; a volte
la stessa persona pratica contemporaneamente le due professioni: assiste e cura
i malati e funge da "facitore di pioggia", da "indovino", da "preparatore di
filtri magici". Tanto lo stregone quanto il guaritore agiscono in nome di
K. Nelle loro capanne si trovano polverine colorate, erbe dai poteri
magici, pomate a base di veleno di serpente, empiastri ottenuti con speciali
riti. Lo stregone pratica la magia nera, mentre il guaritore fa magia bianca,
per la quale non s'invocano gli spiriti maligni ma soltanto il grande
K.