Località archeologica situata a Sud di Kasanga presso il confine tra
Tanzania e Zambia nella parte terminale, a Sud-Est, del lago Tanganica, in
Africa. I depositi si riferiscono al periodo acheulano terminato 60.000 anni
circa a.C. come risulta da datazioni ottenute per mezzo del polline e del
radiocarbonio. Durante gli scavi negli strati più antichi del deposito
vennero alla luce alcuni utensili di legno (bastoni da scavo e una sorta di
clava, resti di frutta selvatica e pezzi di carbone di legna che denunciano
l'uso del fuoco). Negli strati più superficiali si trovarono
testimonianze del periodo sangoano (paleolitico dell'Africa Centrale) ed altre
attribuibili al Lupemban (età della pietra antica), del magosiano
(10.000/6.000 anni a.C.) con microliti e piccole lame oltre a punte di freccia
di piccole dimensioni. All'età della "pietra recente" appartengono altre
microliti attribuite alla cultura del tipo Wilson (più recente delle
culture mesolitiche europee). Negli strati più recenti (IV sec. d.C.) gli
scavi diedero prove che in quest'epoca si usava già il ferro e veniva
praticata l'agricoltura in modo abbastanza razionale (forse da genti che stanno
all'origine dei Bantu).