Etnol. - Nome dello "spirito-uccello" che guida lo sciamano Yuraki (gli Yuraki
costituiscono una grossa tribù di Samoiedi della Siberia) nel suo lungo
viaggio verso gli inferi per accompagnare l'anima di un individuo, in occasione
della sua morte. Dopo una cerimonia a base di danze ritmiche al suono dei
tamburi, lo sciamano (stregone) cade in
trance e, in questo stato
psichico, viene posseduto da uno degli spiriti del sottosuolo o da uno spirito
della natura grazie al quale ha la facoltà di penetrare nel mondo del
sovrumano e nell'aldilà. Nel suo viaggio, che dura due giorni, lo
stregone, che accompagna l'anima del defunto, è guidato dallo
J.
che lo aiuta ad attraversare un grande fiume. Più avanti un altro fiume
sbarra la strada allo sciamano; sulle sue acque galleggiano tamburi sciamanici.
J. lo aiuta a superare anche questo secondo ostacolo, e poi lo guida
verso il paese delle ombre, dove i morti vivono così come vivevano sulla
terra, i ricchi da ricchi e i poveri da poveri. Qui lo sciamano affida il
defunto ai suoi genitori che, ringiovaniti, si preparano a ritornare sulla
terra. Anche nel ritorno è lo
J. che indica allo sciamano la via
più breve per tornare al villaggio.