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Jones, Jennifer.

Pseudonimo di Phyllis Isley. Attrice cinematografica statunitense. Debuttò nel mondo dello spettacolo dapprima in teatro e alla radio. Nel 1949 sposò il produttore David O. Selznick e da allora si impose a Hollywood prendendo parte a una lunga serie di film che ottennero notevole successo: Bernadette (1943) di H. King, che le valse un Oscar, Gli amanti del sogno (1945), Duello al sole (1947) di K. Vidor, Ritratto di Jenny (1949), Madame Bovary (1949), Stanotte sorgerà il sole (1949) di J. Huston, Gli occhi che non sorrisero (1952) di W. Wyler, Stazione Termini (1952) di De Sica, L'amore è una cosa meravigliosa (1955) di H. King, Addio alle armi (1957), Tenera è la notte (1962). Negli anni settanta la J. recitò in film quali per esempio The towering inferno, ma presto dovette combattere contro una grave depressione. Questo non fece che accrescere il profondo interesse per i problemi di salute mentale che l'attrice aveva maturato nel corso degli anni, impegnandosi sempre a contribuire attivamente per aiutare le persone affette da malattie mentali. Anche il suo nuovo marito, Norton Simon, condivideva questo impegno sociale ed insieme crearono la Fondazione per la Salute Mentale e l'Educazione “Jennifer Jones Simon”. Rimasta vedova nel 1993, la J. abbandonò la professione di attrice ma prosegue le sue attività di impegno sociale (n. Tulsa, Oklahoma 1919).